Diamanti | Classificazione delle 4 C

Per poter classificare i diamanti si è reso necessario in passato trovare un metodo riconosciuto e valido in tutto il mondo per dare un valore di mercato preciso ad ogni singola pietra.

Il GIA verso la metà degli anni ’30 sviluppa un metodo per la classificazione dei diamanti. Questo metodo è stato poi periodicamente modificato ed aggiornato per adattarsi alle esigenze del mercato. Le 4 C, dall’inglese, sono rispettivamente; Color, Clarity Grade, Carat, Cut.

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Clarity Grade: Purezza

I diamanti presentano caratteristiche interne che si formano durante il lungo processo di creazione sotto la crosta terrestre a circa 150 km di profondità, in una particolare condizione di alta temperatura ed alta pressione. Per determinare il grado di purezza il gemmologo deve considerare la grandezza, il posizionamento, il numero delle inclusioni viste con un lentino a 10X. I diamanti senza alcuna caratteristica di purezza sono considerati puri, o internamente puri, e mano a mano che queste caratteristiche aumentano, il grado di purezza si abbassa. I diamanti Salvadori hanno un elevato grado di purezza, dal puro al VS2, in cui le inclusioni non si possono ancora vedere ad occhio nudo.

Color: Colore

In una scala del colore che va dalla D alla Z, più ci si avvicina all’assenza di colore e più alto sarà il grado di colore assegnato. Salvadori usa una qualità molto alta di colore che va dalla D alla G. Per i diamanti Colore Fantasia invece, come i diamanti gialli, succede esattamente l’opposto; il loro valore cresce con la forza e l’intensità del colore.

Carat: Peso

La misura di un diamante è data dal peso espresso in carati, diviso in punti. Un carato equivale a 100 punti, ossia 1/5 di grammo. Il carato trae origine dall’antichità quando i mercanti scoprirono che i semi dell’albero della carruba essiccati avevano peso relativamente costante e potevano diventare un eccellente standard di misura. Non sono da confondere con i Karati che è l’unità di misura usata per descrivere quanto oro puro c’è in una lega. Generalmente i diamanti con caratura maggiore, trovandosi meno frequentemente in natura, hanno maggior pregio, ma non si può considerare unicamente il peso per attribuirgli un valore, perché la caratura è uno soltanto dei vari fattori da esaminare nella valutazione di un diamante.

Cut: Taglio

Il taglio determina quanto bene è stato tagliato un diamante, da non confondere con la forma in cui è stato tagliato. (La forma più comune è il taglio a brillante, seguono il taglio ovale, a goccia, a marquise, a cuore). Gli aspetti del taglio che contribuiscono alla bellezza e ad un ritorno di luce ottimale sono proporzioni, pulitura, simmetria. I parametri per valutare questi fattori sono; excellent, very good, good, fair, poor. I diamanti Salvadori sono tutti excellent o very good.
Taglio Perfetto = Ritorno di luce ottimale..