Festa del Redentore, un doppio spettacolo simbolo di Venezia

18 Agosto 2018

Venezia è sempre magica, ma durante la festa del Redentore tutto diventa surreale e regala un doppio spettacolo, sull’acqua e in cielo.

Questa ricorrenza si celebra ogni terza domenica di luglio ed è una festa estremamente sentita dai veneziani che affonda le proprie radici in tempi lontani.

La tradizione vuole che ogni anno si ricordi, con gran impeto e gioia, la fine del periodo buio della morte nera,: l’epidemia di peste che, tra il 1575 e il 1577, ha devastato la regina delle Repubbliche Marinare mietendo cinquantamila persone.

La storia racconta come, nel 1576, il Senato della Serenissima, convinto che la pestilenza fosse una punizione divina, abbia deciso di affidare alle mani di Andrea Palladio la costruzione di una chiesa votiva dedicata a Cristo Redentore, così da placare l’ira divina e fermare il declino della città e dei suoi abitanti.

 

Fu così che, nel luglio del 1577, la peste venne sconfitta e la gioia della fine di questa epidemia fu la genesi di una festa che, ancora oggi, porta con sé un carico di misticismo e fascino.

 

Il Redentore, un tempo una festività molto più cristiana, è  oggi il simbolo dello stare insieme e del divertimento tutto veneziano. La domenica è la giornata completamente dedicata al Redentore, ma la festa comincia già al sabato sera quando, verso il calar del sole, un ponte sostenuto da ben 34 barche e lungo 330 metri, viene realizzato per permettere ai pellegrini di raggiungere la chiesa votiva sull’isola della Giudecca.

Sempre al tramonto, e ancor più suggestivo, è ciò che succede nel bacino di San Marco: centinaia di barche si radunano davanti alla Basilica e attendono tra canti, feste, piatti tipici e buon vino, la mezzanotte quando lo spettacolo pirotecnico a pelo dell’acqua illumina il cielo creando un doppio spettacolo tra le stelle del firmamento e l’acqua della laguna.

 

L’atmosfera che si respira è quella di grande festa e di gioia. Ogni angolo di Venezia ne è pieno. Tra le calli e i campi la città più romantica di sempre non riesce a fermarsi, questa notte poche saranno le persone che appoggeranno la testa sul cuscino, bisogna festeggiare la fine di un periodo buio mentre si attende l’alba di un nuovo inizio, magari al Lido o su qualche fondamenta che volge il suo sguardo verso il sole che sorge.

La domenica è la giornata che celebra il lato più sacro di questa festa. Nel pomeriggio il grande evento si sposta sul Canal Grande con le Regate del Redentore e si conclude con la celebrazione della Santa Messa Votiva alla sera sull’isola della Giudecca.

Ecco le 24 ore del Redentore: un intero giorno dove storia e tradizione si vestono di vero spirito veneziano mostrandosi in una festa unica al mondo. Un modo unico e inimitabile che rievoca tempi lontani ma che è ancora vivo nel cuore dei veneziani.

 

Salvadori, storico Atelier di Diamanti, conosce la storia di Venezia poiché vissuta attivamente dalla nostra boutique. Ogni anno l’aria di festa e di gioia invade ciascuno di noi dando vita a sensazioni ed emozioni che ci permettono di creare gioielli unici e inimitabili, simbolo di una città inossidabile al passare del tempo.